La sorpresa dell'Uovo

by Romina Menichelli

Fin da bambini siamo stati abituati a ricevere bellissime Uova di Pasqua al cioccolato, ricche delle più svariate sorprese. Vedersi recapitare un uovo infiocchettato è motivo di gioia anche da adulti, perché il dono rappresenta festa, colore, sorpresa e dolcezza.


Ma, come possiamo immaginare, l’uovo non è una recente usanza, anzi ha origini dalle culture pagane pre cristiane. In epoche antiche si pensava che cielo e terra si unissero formando un uovo, come segno di vita, e gli Egizi lo ritenevano l’insieme degli elementi naturali, acqua, aria, terra e fuoco.


Dai movimenti celesti dell’uovo nel periodo celtico, alla pietra che rotola dalla tomba di Cristo, si è passati a far diventare l’uovo un elemento di dono e gratitudine.


I Persiani regalavano uova di gallina in occasione dell’inizio di primavera, seguiti da altri popoli, tra cui i Cinesi, che probabilmente furono i primi a decorarle. Il dono primaverile si diffuse in territorio germanico e scandinavo, sempre con lo scopo di omaggiare l’arrivo della primavera, quale rinascita della natura (e del clima mite).


Da qui in poi nacquero le uova più svariate, da quelle decorate con semplici foglie o piume a quelle rivestite di materiali pregiati (oro, argento).


Il più noto uovo riccamente decorato risale al 1883, quando l’orafo Fabergé preparò un uovo di platino contenente un altro uovo in oro e due doni: una corona imperiale e un pulcino d’oro. Questo fu commissionato dallo Zar per la Zarina Maria. Oltre alla ricca decorazione, l’uovo sancì definitivamente il rito della sorpresa al suo interno.


Nel periodo di Luigi XIV si iniziò la creazione di uova di cioccolato, commissionate dallo stesso Re che incaricò i suoi pasticceri di fiducia, tale usanza si diffuse però in pieno 900.


Da lì in avanti l’uovo al cioccolato (e non solo) è divenuto il simbolo delle festività pasquali per grandi e piccini, perché legato simbolicamente alla resurrezione di Cristo, ma anche per la rappresentazione della rinascita del periodo primaverile (in cui la Pasqua cade).


Nelle case è frequente decorare alberelli con piccole uova, oppure adornare la tavola del pranzo di Pasqua con ovetti e fiori primaverili. Nei negozi si trovano centinaia di svariati tipi di uova al cioccolato per tutti i gusti e tutte le età, anche con sorprese personalizzabili.


In Italia, con le uova sono nate molte tradizioni divertenti, tra cui il Palio dell’uovo, dove vince chi ne mangia di più (uova sode), il lancio delle uova crude in caso di sconfitta in una gara, oppure un gioco che consiste nel cercare di colpire, con il proprio uovo sodo, quello dell’avversario, all’interno di una buca di sabbia (diffuso in molte zone d’Italia).


L’uovo al cioccolato si può fare anche in casa e senza stampo.

Basta sciogliere a bagnomaria, su una pentola ampia, il cioccolato desiderato. Si deve poi gonfiare un palloncino della dimensione scelta per l’uovo finale e si deve cospargere di olio. Il palloncino gonfio va fatto roteare all’interno del cioccolato sciolto e poi fatto raffreddare. L’operazione si può ripetere più volte fino ad ottenere lo spessore desiderato.

Non appena completamente freddo, si deve praticare un foro all’estremità del palloncino che si sgonfierà e si potrà prelevare dall’interno.

L'uovo è pronto!

Buona Pasqua.


photo credit; pixabay

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Romina Menichelli is a contributing writer for Italian Portland. She lives & writes in bella Italia.